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Mart - Museo dì Arte Moderna e Contemporanea





Il nuovo complesso del Mart di Rovereto ha consentito di accorpare in un'unica istituzione due realtà museali operanti da anni sul territorio: la sezione d'arte contemporanea del Museo Provinciale d'Arte di Trento e la Galleria Museo Fortunato Depero.

È il primo spazio culturale permanente dedicato all'arte moderna e contemporanea realizzato negli ultimi vent'anni in Italia: 12.000 mq di ampie sale, di cui 6000 dedicati all'arte del XX e XXI secolo, e più di 5000 occupati da aree per lo studio e la ricerca, la didattica e i servizi.

Il Polo Culturale si organizza secondo una composizione assiale che unifica i due palazzi settecenteschi Alberti e dell'Annona con la costruzione progettata da Mario Botta: la nuova struttura, un edificio a tre piani fuori terra, insiste su un'area arretrata rispetto ai due palazzi e si presenta, così, con una propria immagine autonoma rispetto alla città, lontano dal fronte urbano.

Organizzandosi lungo l'asse prospettico interno ai due edifici storici, l'intervento trasforma lo spazio esistente in un viale d'accesso a una corte circolare, dalla quale si accede ai diversi ambienti espositivi. Il museo si articola su quattro piani: al piano terreno si trovano la reception, l'area informativa, i servizi al pubblico, il book-shop, la caffetteria, la sala conferenze e il guardaroba; al piano interrato l'Archivio del '900 e la Biblioteca; al primo piano le aree dedicate all'attività espositiva temporanea, la sezione didattica, gli uffici; al secondo, in un'area di 3800 mq, è esposta la collezione permanente del museo, costituita da una ricca raccolta d'arte italiana, con aperture internazionali, dal Futurismo ai giorni nostri.

Direzione e amministrazione della biblioteca sono al primo piano del Palazzo dell'Annona, mentre a Palazzo Alberti sono predisposti una Galleria Comunale, uffici e laboratori. La nuova piazza, coperta da una cupola vetrata con struttura metallica, è il cuore baricentrico del complesso e nel contempo simbolo del Polo che le si organizza intorno: matrice del progetto che nella sua centralità focalizza la volontà di irradiare il contesto preesistente di nuova luce.

La corte interna, entro la quale si svolgono attività ed esposizioni all'aperto, disegna un'immagine inconsueta dove il visitatore diviene protagonista al centro dello spazio museale che lo circonda. I percorsi di fruizione sono di volta in volta tracciati dagli allestimenti temporanei che si succedono.

Il grande atrio di distribuzione centrale è un luogo in continuo movimento, con scale, corridoi, mezzanini e grandi spazi che in alcuni punti si dilatano dal piano di copertura all'interrato, e che si alternano a passaggi di altezza ridotta destinati alla sosta e alla contemplazione.

Entro questo alternarsi continuo tra ambienti ampi e passaggi limitati apre l'ingresso alle sale espositive, verso uno spazio organico e lineare. Gli interni sono caratterizzati da ambienti luminosi, grazie a una luce zenitale che garantisce un'ampia flessibilità di utilizzo delle aree museali. L'architettura è realizzata secondo i più alti standard di qualità.

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1 commenti:

Master ha detto...

Adoro Botta e credo che questa sia una delle sue opere più belle, in assoluto una delle opere pubbliche meglio riuscite in Italia negli ultimi decenni.

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