[...] è una materia meravigliosa.
Permette strutture modellate secondo le linee di forza, superfici autoportanti: crea strutture organiche, crea forme vere; con esso la struttura si identifica nell'architettura: lasciarlo come viene togliendo le casseforme (il new-brutalism, come dicono gli inglesi) ma le casseforme sieno fatte ad arte.
E' la materia che identifica struttura e architettura, in forme essenziali e pure; ci libera dall'angolo retto.
E' la materia che assume la forma per la quale una architettura sta, e la definisce e chiude in sè senza altri margini: ciò che ha fatto Nervi nell'auditorio dell'Unesco a Parigi è stupendo, è greco, è attico.
Non lasciate lacune alla vostra cultura: conoscete gli Henebique, conoscete Perret, conoscete Maillart, conoscete Nervi, Danusso, conoscete Morandi, conoscete Freyssinet, conoscete Torroja: e conoscete quegli architetti intuitivi del cemento armato, che ne hanno tratto immaginazioni magnifiche, sorprendenti, poetiche, d'architettura, Niemeyer (un genio) e Candela [...]
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