Attenzione!

Date le numerose visite e i numerosi affezionati siamo costretti ad un cambiamento importante "dietro le quinte". Abbiamo dovuto cambiare il server e con esso abbiamo deciso di fare alcune migliorie che speriamo possano piacere. Siete tutti invitati comunque a esprimere le vostre opinioni a riguardo... I cambiamenti "evidenti" riguardano sostanzialmente la grafica e soprattutto il nome che diventa Case eco. Tutti i contenuti e gli articoli finora inseriti li trovate dunque sul nuovo sito e tra qualche giorno Archiwindow non sarà più visibile. Chi è iscritto alla newsletter o ai feed è quindi pregato (sempre se vuole continuare a seguirci, cosa molto gradita...) di andare nel nuovo sito e riprocedere con la registrazione. Scusate se vi facciamo perdere qualche minuto durante le ferie ma cercate di capire... Grazie a tutti per averci seguito finora e speriamo di ritrovarvi nel nuovo sito

Geotermia: vantaggi e svantaggi

Che cos'è la Geotermia? Come funziona un impianto geotermico? Ma soprattutto, conviene o non conviente farlo?
Semplici domande, alle quali cercherò di dare una risposta più chiara possibile.

Wikipedia
dà questa definizione a geotermia:

"Per geotermia si intende la disciplina della geologia che studia l'insieme dei fenomeni naturali coinvolti nella produzione e nel trasferimento di calore proveniente dall'interno della Terra. In senso lato il concetto può essere esteso anche nello studio degli altri pianeti.

Il calore terrestre proveniente dall'interno, viene successivamente trasferito verso la superficie terrestre mediante convezione del magma o di acque profonde: da qui nasce la maggior parte dei fenomeni come le eruzioni vulcaniche, le sorgenti termali, i geyser, o le fumarole.

Questo calore naturale che proviene dal sottosuolo può essere sfruttato per generare energia geotermica. A volte anzi si utilizza il medesimo termine geotermia per indicare lo sfruttamento dell'energia geotermica.
"

Esistono due tipi di "geotermie":
Quella classica, relativa allo sfruttamento di anomalie geologiche o vulcanologiche e quella a "bassa entalpia", relativa allo sfruttamento del sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale ed al quale cederne durante la stagione estiva.
Il primo tipo di geotermia, riguarda la produzione di energia elettrica e le acque termali utilizzate a fini di riscaldamento.
La geotermia a bassa entalpia, è quella "geotermia" con la quale qualsiasi edificio, in qualsiasi luogo della terra, può riscaldarsi e raffrescarsi, invece di usare la classica caldaia d'inverno ed il gruppo frigo d'estate.

Un impianto geotermico è quindi un impianto che sfrutta questo secondo tipo di "geotermia" per produrre energia da trasmettere all'edificio.

Per far sì che la trasformazione da calore terrestre a energia avvenga si utilizza una pompa di calore.
Ecco con un immagione lo schema di un impianto geotermico per civile abitazione:


Ma quanto costa tutto questo? E a chi conviene?
Conviene senza dubbio in occasione di nuove costruzioni e ristrutturazioni complete, oppure per la sostituzione di una caldaia a gasolio o a GPL invece non conviene nel caso siano presenti radiatori, o in un impianto nel quale sia stata già montata la caldaia a metano.

Per quanto riguarda il costo è funzione del carico termico dell’edificio, ovvero di quanto calore l’edificio ha bisogno, e del tipo di sottosuolo dal quale si preleva calore. Ipotizzando dei dati medi, per una abitazione di 150 mq sono necessari circa 20.000 euro.
Riporto una tabella con il calcolo di una bolletta per una famiglia di 4-5 persone per la produzione di acqua calda per riscaldamento, acqua calda per usi sanitari, e acqua fredda per il raffrescamento estivo.

Bolletta energetica annuale - Stima edificio mediamente isolato

Riscaldamento geotermico / raffrescamento passivo: 800 euro/anno

Metano / condizionamento tradizionale: 2.100 euro/anno

GPL / condizionamento tradizionale: 4.500 euro/anno

Gasolio / condizionamento tradizionale: 3.800 euro/anno

In quanti anni è dunque ammortizzabile questo costo?
Questa domanda richiede una risposta articolata. In primo luogo quello che si ammortizza è l’extra costo dell’impianto. Seconda ovvia considerazione è che i tempi di ammortamento dipendono da:
- quale sia la tecnologia tradizionale di confronto (metano, gasolio, GPL)
- se l’impianto geotermico si usa per solo riscaldamento o anche per raffrescamento.

Riferendosi al caso della villetta da 150 mq, ipotizzando che l’alternativa sia il metano e supponendo di voler sia riscaldare che raffrescare, si ha che un impianto tradizionale ha i seguenti costi:
- caldaia a condensazione 4.000 euro
- canna fumaria 2.000 euro
- gruppo/i frigo esterni 4.000 euro
- regolazioni 2.000 euro

Ammortamento
Costo impianto geotermico = 20.000 euro
Costo impianto tradizionale = 12.000 euro
Extra costo = 8.000 euro
Risparmio annuo = 1.300 euro
Ammortamento = 8.000/ 1.300 = 6,1 anni.

NB
Tale dato è assolutamente medio ed indicativo.
Nella realtà, per la tipologia di impianto considerata, si osserva un ammortamento che va dai 4 ai 6 anni.

A questo va aggiunto il fatto che:
1. le manutenzioni sono praticamente inesistenti;
2. la vita media di una pompa di calore geotermica si stima essere pari ad almeno il doppio della vita media di una caldaia.
Non perdere il prossimo articolo:
<
Aiutaci condividendo questo artcolo:
Twitter Delicious Facebook Stumbleupon Favorites More
Related Posts with Thumbnails

0 commenti:

Feed RSSFacebookTwitterDeliciousTechnorati