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Giò Ponti

"Amate tutta l'architettura, l'antica, la moderna [...] amate l'architettura per quel che di fantastico, avventuroso e solenne ha creato - ha inventato - con le sue forze astratte, allusive e figurative che incantano il nostro spirito e rapiscono il nostro pensiero: scenario e soccorso della nostra vita [...] amatela per le illusioni di grazia, di leggerezza, di forza, di serenità, di movimento che ha tratto dalla grave pietra, dalle dure strutture [...] amatela per il suo silenzio, dove sta la sua voce, il suo canto, segreto e potente [...] amatela per l'immensa umana gloriosa millenaria fatica umana che essatestimonia con le sue cattedrali, i suoi palazzi, le sue città, le sue case, le sue rovine [...] amate l'architettura antica e moderna: esse han composto assieme quel teatro che non chiude mai, gigantesco, patetico e leggendario, nel quale noi ci muoviamo, personaggi-spettatori, vivi e naturali, in una scena "al vero": inventata ma vera, dove si avvicendano giorno e notte, sole e luna, sereno e nuvole, vento e pioggia e tempesta e neve, dove sono vita e morte, splendore e miseria, bontà e delitto, pace e guerra, creazione e distruzione, saggezza e follia: l'architettura crea il teatro della Storia, alla scala del vero: parla tutti i linguaggi. [...] amate l'architettura per le gioie e le pene alle quali le sue mura, sacre all'amore ed al dolore, hanno dato protezione: per tutto quello che hanno ascoltato (se i muri potessero parlare!) ed hanno conservato in segreto; amatela per la vita che s'è svolta in essa, per le gioie, i drammi, le tragedie, le follie, le speranze (questa forma di follia), le preghiere, le disperazioni (questa forma di lucidità), i delitti stessi che rendono sacri-amori et dolori sacrum, come in fronte alla Chiesa della Passione a Milano - tutti i muri, pieni di storia, di fatica, di vita e di morte, di poesia, di follia, di richezza e di miseria [...] amate l'architettura per gli incantesimi che ha creato attorno a noi, attorno alla nostra vita; pensate a Venezia, pensate alle enormi acttedrali, ai monumenti sublimi [...] amate l'architettura moderna, dividete gli ideali e gli sforzi, la volontà di chiarezza, di ordine, di semplicità, d'onestà, di umanità, di profezia, di civiltà. Amate l'architettura moderna, comprendetene la tensione verso una essenzialità, l'attenzione verso un connubbio di tecnica e di fantasia, comprendetene i movimenti di cultura, d'arte e sociali ai quali essa partecipa; comprendetene la "passione".
[...] amatela, l'architettura moderna, nei suoi giovani architetti, d'ogni paese, valorosi ed entusiasti; nel suo grembo, con questi giovani, è il futuro, cioè il mistero delle infaticabili creazioni e delle speranze umane [...] amate gli architetti moderni - non ci sono altri architetti per voi - ma siate duramente esigenti con essi: è il modo vero di amarli, di operare con loro e per loro: richiamateli sempre alla loro responsabilità, alla purezza che animò ed anima i loro movimenti: essi non debbono seguitare gli stili del passato (sarebbe più facile) ma debbono seguitare la nobiltà che gli stili del passato ci dimostrano nell'incanto delle opere più pure (è più difficile); essi debbono salvare quel che il passato ha fatto, perchè appartiene alla loro arte, ed è il loro blasone nella storia; essi debbono operare nella misura di quello che il passato ci ha dato, procedere con pari valore, per non essere degni di ciò che il futuro si aspetta da loro, con la più pura dedizione.
Amate le meravigliose materie dell'architettura moderna cemento, metallo, ceramica, cristallo.
Amate i buoni architetti moderni, siate tifosi dell'uno o dell'altro: associate il vostro nome alle loro opere, che resteranno anche col vostro nome; e amateli esigentemente senza indulgenza; e fateli operare.
Esigete da loro case per tutti felici e perfette per confortare la vostra vita, con una architettura civilissima bella serena luminosa sonante chiara colorata e pura.
Esigete che onorino il vostro lavoro, con civilissimi edifici per la vostra attività.
[...] esigete da loro, sempre, una architettura piena di simpatia umana, piena di immaginazione, nitida, essenziale, pura: pura come un cristallo."
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