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Una casa sostenibile dalle forme moderne


La maggior parte delle case passive o con caratteristiche di risparmio energetico che si vedono in giro, sono alquanto distanti dallo stile contemporaneo di progettazione forse perchè ci si concentra di più sull'aspetto ambientale "trascurando" quello architettonico.
In realtà è stata progettata e costruita una villa a Pordenone utilizzando materiali moderni da costruzione con tecnologie a massima sostenibilità ambientale e con una composizione formale moderna bilanciata, considerando criteri di funzionalità e comfort degli spazi interni.
Il progettista è l'ing. Gianni Biscontin che dichiara:
“Il principale input è stato quello di creare dei volumi semplici e netti, capaci di marcare la cesura fra l'ambito urbano prossimo alla strada di accesso e il contesto paesaggistico fruibile sul fronte opposto della costruzione. L'edificio presenta superfici esterne opache pressoché uniformi, rivolte verso est a celare il suo prospetto principale, aperto a ovest verso il retro del lotto, un'area piacevolmente immersa nella natura, attraverso le superfici trasparenti del soggiorno e spazi di mediazione concepiti per accogliere gli agi della vita domestica all'aria aperta. Ho espressamente voluto che i materiali impiegati nella costruzione fossero caratterizzati da una lunga durata: questo spiega molte delle scelte effettuate soprattutto per le superfici esterne, importantissime per la buona riuscita estetica finale e più sensibili all'usura, per le quali ho scelto i prodotti Tassullo.”

Le forme asciutte e bilanciate delle masse architettoniche sono segnate da un’attenta progettazione delle aperture; inoltre sono caratterizzate da uno spazio coperto che le taglia e divide il vero proprio appartamento dalle pertinenze.



Il progettista afferma ancora:
“La dicotomia fra spazi abitativi e funzioni di servizio trova riscontro anche nella scelta degli affacci privilegiati: tutti i locali principali, comprese le camere della zona notte al piano superiore, sono proiettati verso il verde esterno mentre quelli accessori sono rivolti sul fronte opposto, in posizione defilata. Il concept progettuale è stato messo a punto dai colleghi dello studio associato nel quale lavoro: in qualità di committente, ho seguito l'intero percorso progettuale occupandomi direttamente della progettazione delle strutture portanti. Inoltre, ho sviluppato personalmente gli indirizzi generali relativi agli aspetti energetici, lasciando la definizione esecutiva dell'impianto a tecnici specializzati: i calcoli definitivi restituiscono un consumo di 18 kWh/mq, con classificazione A+ secondo la norma UNI EN 832 e norme correlate.”


E' affascinante scoprire che ai giorni nostri e comunque a livello locale ci siano ancora tecnici così preparati professionalmente e all'avanguardia in grado di emozionarsi davanti ad una propria creazione!

"Si tratta dell'occasione migliore per saggiare le proprie capacità rispetto ad un traguardo ambizioso, senza vincoli esterni, mettendo a frutto sia le competenze acquisite, sia introducendo lo studio di altre discipline indispensabili per conseguire il necessario livello di integrazione del processo progettuale. L'obiettivo principale è stato quello di coniugare la rispondenza a precisi criteri di sostenibilità ambientale del costruito con l’esigenza di garantire il massimo benessere abitativo: struttura compatta dell'edificato; elevato livello di isolamento termico abbinato al guadagno solare passivo; un sistema impiantistico basato su fonti energetiche rinnovabili (geotermia e fotovoltaico); terminali radianti a soffitto e ventilazione con recupero di calore: questi i primari particolari costruttivi dell'involucro, la cui definizione è stata probabilmente l'attività maggiormente impegnativa.”


“Un materiale è tanto più sostenibile quanto minori sono l'energia e la produzione di rifiuti utilizzate per l'estrazione delle materie prime, per i cicli intermedi di lavorazione, per l'imballaggio, il trasporto e la distribuzione, per l'applicazione, l'uso e il consumo, per l'eventuale riutilizzo o riciclo ed, infine, per la sua dismissione o smaltimento finale. Durante la selezione del materiale da utilizzare per la realizzazione del cappotto, ho perciò considerato attentamente l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Analysis - uno strumento che consente di ragionare in un’ottica di sostenibilità ambientale estesa a tutto il processo edilizio) di diversi prodotti alternativi.”


Infatti per il cappotto è stato scelto il sistema ISI-Therm di Tassullo (messo in opera anche per la protezione termica di casa Biscontin - B.Haus), composto da pannelli di eps con grafite e collante/rasante ISI-Fiss.
“L'eps si ottiene dalla lavorazione con vapore acqueo del polistirene espandibile, a sua volta ottenuto dalla polimerizzazione dello stirene, un derivato del petrolio. Si tratta comunque, a mio avviso, di un prodotto che può essere considerato sostenibile per tre motivi principali:
- l'eps è un materiale completamente riciclabile che, a conclusione del ciclo di utilizzo, diviene una materia prima di recupero rigenerabile e capace di assumere la forma di prodotto finito senza ulteriori processi di sintesi, in grado perciò di proporre nuovamente il positivo comportamento ecologico che lo caratterizza;
- non costituendo nutrimento per alcun essere vivente, l'eps è asettico, non origina muffe e, nella manipolazione, non produce particelle o sostanze chimiche;
- dura nel tempo resistendo a fattori ambientali, climatici, umidità e a variazioni di temperatura, oltre a presentare caratteristiche elettriche prossime a quelle dell’aria, che compone circa il 96% del suo volume.
La definizione del dettaglio costruttivo è un momento fondamentale del processo progettuale, nel quale non solo si verificano i termini del linguaggio architettonico adottato, ma si creano le migliori condizioni di isolamento del volume abitato. In questo caso, ad esempio, il cappotto prosegue ininterrotto dalla copertura fino al livello delle fondazioni, eliminando completamente i ponti termici in corrispondenza dei marciapiedi esterni, dei serramenti e dei cassonetti.”

Questo materiale è conforme alla normativa europea EN 13163, ISI-THERM ed è formato da pannelli di polistirene espanso con grafite incollati alla superficie esterna con collante e rasante ISI-FISS, secondo uno schema a giunti sfalsati, con successivo inserimento dei tasselli di rinforzo.
Lo spessore adottato in questo intervento è di 15 cm.

ISI-FISS è un collante/rasante, disponibile nei colori bianco o grigio, adatto alla messa in opera e alla rasatura di tutti i tipi di pannelli isolanti. E' prodotto con speciali leganti idraulici e inerti puri selezionati, di granulometria massima pari a 0,5 mm, è additivato per ottenere elevate adesione ed elasticità. La stesura dello strato esterno di ISI-FISS, di colore bianco, è avvenuta con doppia rete d’armatura resistente agli alcali da 155 gr/mq, anch’essa di produzione Tassullo, completata da paraspigoli e profili gocciolatoi in pvc. A completamento delle superfici sono stati applicati il fondo isolante/idrofobizzante ISOSILOX e il tonachino di rivestimento silossanico INTOSILOX, con grana di 1 mm.

Le caratteristiche isolanti dell'involucro, abbinate al guadagno solare passivo, sono fondamentali nella determinazione del bilancio termico complessivo di un edificio, ma non sufficienti per definire l'intervento sostenibile. Infatti è stata usata la stessa attenzione nell'installazione degli apparati tecnologici.
Sono stati scelti terminali radianti a soffitto e ventilazione con recupero di calore; la pompa di calore che funzione con acqua di falda è alimentata da pannelli fotovoltaici nascosti in copertura. La stessa acqua di falda una volta utilizzata viene incanalata in una cisterna interrata, che raccoglie anche l'acqua piovana, per l'irrigazione del giardino (ovviamente la sua temperatura sarà molto vicina a quella del terreno). Inoltre vi è un secondo pozzo che la riporta in falda con un ridottissimo differenziale termico.



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