Molti architetti si sono tuffati nel mondo della piccola progettazione sostenibile, come David Baker and Partners che hanno progettato la casa modulare ecosostenibile in bambù derivante da colture intelligenti, rifinito con resina di soia a basso contenuto di COV.
Per ridurre i costi hanno realizzato un plastico in scala ridotta in legno ed è stato venduto ad un'asta a sostegno dell'associazione TNDC, che si occupa di fornire case a basso costo e servizi di sostegno alle persone che percepiscono un reddito minimo.
L'architetto, autore del progetto, vuole evidenziare che non producono case per le bambole, ma questi tempi hanno permesso il vicinarsi della costruzione prefabbrica al disegno industriale, con la conseguente realizzazione di progetti interessanti.
Secondo me, il considerare il loro progetto come un oggetto lo decontestualizza e lo rende in un certo senso anonimo...che può essere "piantato" in qualsiasi luogo.
L'architetto scrive ancora:
"Lo studio dell'illuminazione naturale, oltre ad aumentare il confort, ha permesso l'esaltazione dell'arredamento di Bozart. I pannelli liberi, scorrevoli, aprono le stanze al dialogo con l'esterno e gli stessi lucernari mettono in comunicazione l'interno della casa con l'infinito del cielo. "
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