Tutto lo studio dell'ambiente circostante, delle condizioni climatiche, dell'orientamento, del sole erano necessarie per capire il luogo.
Il lago, figura fondamentale del paesaggio, si trova ad una quota inferiore rispetto quella del lotto, quindi per enfatizzarlo è stata alzata la quota del piano terra dell'abitazione. Così tutti gli ambienti destinati alla vita sociale sono stati posti nel piano primo conquistando le viste panoramiche verso il lago.
E proprio con questo sistema l'acqua rivela l'architettura, l'abbraccia e con il riflesso genera vita e movimento.
Essa amplia i limiti della casa, rendendoli infiniti. Cancella il limite tra il naturale e l'artificiale, sia all'interno che all'esterno.
L'acqua, portata all'interno e sollevata da terra, cade come una cascata terminando il suo percorso sulla piscina al piano inferiore, rinfrescando gli ambienti domestici e fornendo allo stesso tempo segretezza. La cascata d'acqua filtra inoltre la luce rendendola meno nociva. E proprio la luce è un altro elemento fondamentale di progetto: gli architetti hanno studiato sistemi di penetrazione zenitale, legando i diversi livelli.
Il gioco volumetrico esterno ed interno sparisce nella parte posteriore, aprendo gli spazi al lago.
In opposizione, la parte anteriore presenta un disegno chiuso che tiene le aree di servizio e che garantisce la riservatezza alla casa.
C'è una sorta di equilibrio, di bilanciamento tra i pieni ed i vuoti dei volumi.
Gli spazi progettati sono flessibili, si adattano sia alla vita ed alle abitudini del committente che ai bisogni di una futura famiglia. Sono state isolate le zone riservate nel piano terra da quelle pubbliche poste al piano primo e nella parte del piano più inferiore.
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