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Da marrone... a verde!

"Credo che tutti i bambini della zona pensassero che questa casa fosse infestata dai fantasmi"


Queste sono le parole di Debbie Adams,  designer e proprietaria di questa casa a Toronto (Canada) assieme al marito Peter Fleming, anche lui designer.
"Appena acquistata era un vero e proprio casino, un vecchio edificio industriale in un quartiere popolare vuoto da parecchi anni, il cortile pieno di rottami e il suolo impregnato di sostanze nocive; era spaventoso!"


Dopo varie contrattazione con la vecchia proprietà (si era stimato che il lavoro di bonifica del sito si aggirava sugli 80.000$, poi sborsati dall'ex proprietario) i lavori sono cominciati con un unico obiettivo: la sostenibilità.
Si sono mantenute inalterate le strutture portanti e sono stati riutilizzati tutti i "materiali di scarto" dell'ex magazzino. "In questo modo" dice Levitt Goodman (l'architetto che li ha accompaganti nella prima fase sel progetto) "si possono creare ambienti anomali, mantenere grandi metrature e una grande luminosità".

Con un'altezza interna di ben 4 metri e priva di colonne è stato facile per i progetisti sbizzarrirsi e creare diversi livelli.

Uno su tutti quello ricavato nel volume principale, che, con un rialzo di circa un metro divide "il privato dal pubblico". Sopra si trovano 2 camere, due bagni e un ripostiglio mentre sotto rimangono le zone living; qualche scalino per mantenere l'intimità intatta!



A detta della signora Adams questa casa ricorda molto la classica casa vittorana degli anni '60, casa in cui lei è vissuta anche se l'altezza, le grandi vetrate e la distribuzione degli spazi interni richiama più la struttura di un loft.

Nonostante le dimensioni elevate la casa rimane "calorosa" grazie al pavimento in calcestruzzo radiante e all'uso della quercia per gli arredi. Il pezzo forte della casa resta, a detta dei priprietari, la vasca da bagno del bagno in camera; un unico monolite in calcestruzzo, anche questo radiante, fatto su misura per il corpo di Debbie.


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