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Simbiosi tra natura e urbanistica: la biblioteca nazionale di Astana

Il vincitore della competizione internazionale per la progettazione della biblioteca nazionale di Astana in Kazakistan è il gruppo di architetti danesi di Bjarke Ingels Group (BIG), in collaborazione con Arup, presentando una simbiosi appunto tra natura ed urbanistica.

Oltre ad esser adibita a centro intellettuale, il primo presidente della Repubblica, Nursultan Nazarbayev, ha deciso che la costruzione ospiterà anche un museo che racconti la storia della nazione. L'architettura non è delle tradizionali: "si tratta di forme continue ed avvolgenti, dove le pareti si trasformano nel tetto che a sua volta diventa parete di nuovo".

E' organizzata come un circolo continuo derivante dall'intersezione di due figure collegate: il cerchio perfetto e la spirale. Dalle sezioni è evidente come il progetto sia stato pensato in tridimensionale connettendo gli elementi verticali, orizzontali e diagonali come un ciclo infinito.

"Che cos'è una biblioteca se non un archivio efficiente di libri… e un percorso affinché il pubblico li raggiunga". (Thomas Christoffersen, direttore del progetto)

La biblioteca, che si sviluppa in una superficie stimata di 33.000 mq, unisce quattro archetipi universali (cerchio, arco, cilindro, yurt) attraverso spazio e tempo in un nuovo simbolo nazionale che comunicherà con tutte le diverse persone, compreso funzionari, politici, ricercatori, allievi, storici del museo ed il personale, e soprattuto la popolazione.

Inoltre include un parco che è progettato come una biblioteca vivente degli alberi, delle piante, dei minerali e delle rocce permettendo ai turisti di avere una visione globale del paesaggio naturale del Kazakistan.

Ecco come dalle sezioni si riesce a capire la distribuzione dei piani e come la pelle avvolga la struttura, lasciandola comunque respirare.Su designboom potrete trovare delle illustrazioni interessanti che spiegano lo sviluppo formale della struttura, i vari ragionamenti che hanno portato a questo incredibile risultato e le destinazioni d'uso dell'edificio.
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