Attenzione!

Date le numerose visite e i numerosi affezionati siamo costretti ad un cambiamento importante "dietro le quinte". Abbiamo dovuto cambiare il server e con esso abbiamo deciso di fare alcune migliorie che speriamo possano piacere. Siete tutti invitati comunque a esprimere le vostre opinioni a riguardo... I cambiamenti "evidenti" riguardano sostanzialmente la grafica e soprattutto il nome che diventa Case eco. Tutti i contenuti e gli articoli finora inseriti li trovate dunque sul nuovo sito e tra qualche giorno Archiwindow non sarà più visibile. Chi è iscritto alla newsletter o ai feed è quindi pregato (sempre se vuole continuare a seguirci, cosa molto gradita...) di andare nel nuovo sito e riprocedere con la registrazione. Scusate se vi facciamo perdere qualche minuto durante le ferie ma cercate di capire... Grazie a tutti per averci seguito finora e speriamo di ritrovarvi nel nuovo sito

Design minimalista italiano: Casa sulla Morella


L'autore del progetto Casa sulla Morella è l'architetto italiano Andrea Oliva dello studio cittàarchitettura di Reggio Emilia, con la collaborazione dell'arch. Luca Paroli.
Questa abitazione si trova a Castelnovo Sotto, a Reggio Emilia in un'area di mq 2.100 ai margini del centro abitato ed ha uno sviluppo in pianta di circa mq 300 (circa 11 m di larghezza, 34 m di lunghezza, 6 m di altezza). L’edificio, progettato e costruito tra il 2008 ed il 2010, si inserisce nell’intorno lasciato a prato stabile costruendo un rapporto di reciprocità col contesto agricolo.


Distante 60 m dalla strada, l’architettura si misura nel valore tipologico del rapporto strada-architettura e mediante la valorizzazione di punti di vista, interni ed esterni, nell’articolazione tra vuoti e pieni (portici e finestrature) come figura nel paesaggio. Un ruolo biunivoco tra architettura e paesaggio, tra vicinanza e distanza, tra pubblico e privato, quindi, tra osservatore e osservatorio.


In questo contesto, sollevata dal terreno a protezione dell’alta falda acquifera di superficie e a memoria degli insediamenti terramaricoli, la residenza monofamiliare è composta da due elementi: l’involucro esterno del portico (in muratura e cemento armato finiti con intonaco bianco) e il corpo interno della casa (in muratura porizzata sp. 38 cm a setti portanti con cappotto sp. 8 cm). Tali elementi, sfalsati l’uno rispetto l’altro mediante uno scorrimento verso nord-est, costruiscono una relazione in cui volume e superficie interpretano e rimandano ai caratteri dell’architettura rurale dell’Emilia occidentale: porticati, sporti di gronda, “porta morta”, differenziazione delle aperture (nord-sud).


Orientata 18° verso sud-est l’abitazione si affaccia con ampie vetrate a sud (serramenti in legno lamellare con vetrocamere basso emissive con gas argon), protette in estate dalla profondità del portico e dalle pareti coibentate scorrevoli, mentre a nord si affaccia alla strada con piccole finestre a nastro che inquadrano il paesaggio e proteggono dai venti freddi invernali.


Il grande portico definisce anche la soglia tra casa e campagna attribuendo ad “oggetti indipendenti” come scale e rampe di stessa natura formale e figurativa (acciaio cortén e calcestruzzo armato) il valore di naturale estensione dei percorsi carrabili e pedonali. Le facciate, rivestite con cappotto e circoscritte dal sistema portico, si articolano in pieni e vuoti alla ricerca di un rapporto con la grande scala del paesaggio, poi nell’avvicinarsi la sottile trama di scanalature (caratterizzazione del materiale di rivestimento) scompone le facciate in diverse partizioni che traducono la forme alla scala più intima dell’architettura, della casa.


Interpretazione di un paesaggio centuriale ma anche, citando Mondrian, di una poetica di " …. verità per astrarre ogni cosa da essa, fino a che non raggiungo le fondamenta …" la facciata a sud è costituita da grandi pannelli oscuranti scorrevoli che aperti, socchiusi o completamente chiusi si animano in una infinita combinazione di linee, relazioni geometriche e poetiche testimoni dirette di stagioni, di luce, di intemperie e di introversione.


L’accesso dal portico ovest introduce ad un ampio soggiorno pranzo a doppio volume le cui diverse modalità di apertura sottolineano, nelle differenti stagioni e ore del giorno, le articolazioni volumetriche interne e il rapporto spazio – paesaggio esterno. Procedendo dal disimpegno si scorge il corpo scala a rampa unica illuminato da uno stretto lucernaio per poi raggiungere la sala gioco dei bambini dotata di ulteriori sguardi verso l’esterno. Un bagno, una lavanderia e una autorimessa completano le dotazioni di servizio del piano terra. Al piano superiore lo studio-biblioteca inquadra prospettive urbane e agresti e il vuoto sul soggiorno è animato dalla luce radente del lucernario zenitale. La zona notte, distribuita da un corridoio e da un bagno passante, si completa con tre camere da letto dotate di servizi (cabina armadio e bagno).


Dal punto di vista tecnologico la casa (orientata a sud con 18° verso ovest sfruttando al meglio gli apporti bioclimatici offerti dall’irraggiamento solare, inverno/estate, e dai venti prevalenti da nord) è dotata di un impianto di riscaldamento a bassa temperatura a pannelli radianti a pavimento e parete, di una unità di trattamento aria meccanizzata e di un impianto di deumidificazione statica. Sulla copertura piana sono integrati i pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e integrata la predisposizione per i pannelli fotovoltaici (Alugraf ) per una potenza complessiva di 6 kW. La casa, ai sensi della normativa in vigore nella Provincia Autonoma di Bolzano (D.P.P 29/09/94, n. 34) CASACLIMA, è in classe A con un consumo previsto di 5,19 KWh/(mq anno).





Foto di Kai-Uwe Schulte-Bunert
Non perdere il prossimo articolo:
<
Aiutaci condividendo questo artcolo:
Twitter Delicious Facebook Stumbleupon Favorites More
Related Posts with Thumbnails

0 commenti:

Feed RSSFacebookTwitterDeliciousTechnorati