La "GGG House" è un interessante esempio di come l'architetto riesca a modellare brillantemente i materiali ed i fattori esterni quali la luce e l'acqua. E' una villa nella quale ogni ambiente, ma soprattutto ogni dettaglio, è estremamente curato, con evidente pazienza, amore e sapienza.
Questa moderna abitazione è opera dell'architetto Alberto Kalach in collaborazione con Daniel Alvarez a Mexico City tra il 1997 e il 1999.
E' una scoperta che innesca e procura continue suggestioni.
Lo stesso architetto afferma:
"La immagino come un varco che conduce i suoi abitanti da un luogo pubblico, la strada, a un altro più adatto alla fantasia e all'intimità, attraverso una successione di spazi che si mostrano sempre in maniera indiretta, di sbieco o di riflesso, ma non si lasciano realmente afferrare se non vi si accede e non li si percorre."
Calcestruzzo allo stato grezzo e attenzione costante al dettaglio si incontrano ovunque, si mescolano, si affrontano, diventano i protagonisti di un dialogo serrato che procede per interferenze ed emozioni.
Assomiglia ad un enorme monolite, interrotto progressivamente da patii, giardini, nicchie che scolpiscono, aprono, squarciano la massa severa originaria.
"L'abitazione è concepita come un grande monolite di cemento armato, scavato secondo una maglia spaziale definita da due figure geometriche diverse, che si frammenta progressivamente in un reticolo tridimesionale prodotto dal successivo inserimento di una sfera in un cubo e viceversa.[...] La volumetria generale della casa, strutturata secondo una composizione di forme piene e separate ma concatenate tra loro, risponde alla configurazione del sito."
Il progetto è una pagina di architettura nella quale il materiale ruvido, grezzo, scabro, incontra la luce, morbida, sensuale, avvolgente. Qui trovano posto le sculture di Jorge Yazpik, masse scolpite nei vuoti all'interno della casa. Sculture all'interno di una scultura.
"La luce, assoluta protagonista di questa architettura, filtra dalle fessure create ad arte nei soffitti e nelle pareti, ma a volte esplode senza direttrice alcuna e inonda dolcemente gli spazi, svelando dettagli invisibili. Oscurità, luminosità e penombra si alternano, animano i percorsi e conferiscono varietà agli ambienti, mentre segnano il passaggio nel tempo."
Percorrendo la villa, dall'ingresso solido e massiccio, attraverso i labirintici ambienti interni, i corridoi vetrati, fino al soggiorno aperto sul verde, l'idea è quella di una passeggiata dal buio alla luce, dalle ombre al chiarore, dalla massa al vuoto. Un viaggio emotivo di contrasti che parte dalla materia solida e arriva alla sua espressione eterea.
Lungo il percorso, l'ambiente alterna spessi setti in calcestruzzo, materici e compatti, a sottili pareti in vetro, alcune delle quali organizzate a creare scrigni trasparenti per le sculture di Jorge Yazpik.
GGG House è disegnata "intorno" all'arte: corridoi, cucina, camere, bagni si distribuiscono intorno alle sculture stabilendo un legame intimo fra la quotidianità e il rapimento estetico, fra azioni ripetute ed emozioni che si ripetono sempre diverse. In un'esplorazione continua di suggestioni e di meditazione.
Le forme, i rapporti fra pieni e vuoti, fra masse compatte e volumi scolpiti si accompagnano ad una poetica dei materiali che vive di una straordinaria interazione fra anime cromatiche e tattili eterogenee: pietra naturale, cemento grezzo, legno, vetro, acciaio sono le note di uno spartito progettuale sinergico e perfettamente in equilibrio. Di più, sono le note che trasformano l'architettura in una musica che appaga anima e senso estetico.
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